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lunedì 27 gennaio 2014

Filosofia del Futuro nella Scelta 1

Filosofia del Futuro nella Scelta

Premessa

Immaginare il futuro, sopratutto in questo momento storico, dove tutto si avvita su se stesso è come chiamarsi fuori da un gorgo con la sola forza delle gambe.
Ma io ci provo .
Cosa vedo oggi come futuro nei prossimi 20/30 anni?
L'Europa ha da sempre svolto un ruolo centrale per tutta l'umanità precedendo i ritmi e le situazioni . Anche questa volta accadrà questo, senza smentite, anche se ora vogliono farci credere che l'America si è portata avanti. Non credeteci.
L'America in questo momento sa vivendo la coda del ritorno al passato ma durerà molto poco.
Passato questo momento euforico comincerà un avvitamento-svuotamento neanche troppo lento.
Rincorrere la crescita intesa come abbondanza crea dei vuoti incolmabili che nessuno più sarà in grado di riempire.

Saremo noi, obbligati dai pochi salari e dalla crisi galoppante che dovremo inventarci una crescita diversa.
La crescita dell'Essere Umano e non più della materia che peraltro è abbondante ovunque è per tutti.
Tra l'altro questo processo porterà inevitabilmente alla decadenza del capitalismo in quanto inutile.
Sarà un percorso obbligato,sarà mistico e doloroso, passeremo dall'abbondanza al necessario (specificherò poi molto bene cosa s'intenda per necessario)
Non obbligatoriamente sará una privazione a meno di non restare con la testa nel passato.

L'abbondanza

Noi siamo nati nell'abbondanza, figli e nipoti del mito della privazione.
Prima degli anni '50 c'erano tanti poveri e pochi ricchi.
I ricchi vivevano nell'esagerazione ed i poveri nella privazione.
Era sempre stato così, era sempre stato accettato per millenni.
Poi di colpo non lo fu più. Strana cosa vero?
In 50 anni tutto viene rivoluzionato dalla scuola al sociale ai salari e ora questo ci appare come normale e non accettiamo di tornare indietro.
In effetti sarebbe assurdo "tornare indietro" su modelli che sappiamo perdenti ed è per questo che la decrescita felice non ha alcun senso.
Ma ha senso lavorare sul concetto di economia.
Vogliamo continuare nell'abbondanza a tutti i costi, esagerare nell'avere con l'illusione di poter scegliere, cosa che non è.
L'abbondanza ci ha travolto e siamo disposti a tutto pur di continuare ad avere, accumulare, collezionare. Esasperati. Sommersi.
Vogliamo parlare dei nostri armadi? Delle scarpe? Dello shopping ormai diventato sinonimo di passeggiata?

In effetti anche in natura c'è l'abbondanza ma, a differenza degli umani, resta a disposizione di tutti.
Questo crea opportunità per tutti e non crea accumulo per nessuno.
Per l'abbondanza accomunata crea morte se non usata, crea peso, crea problemi.
Partiamo da qui: l'abbondanza crea molti problemi.
Vi lascio il tempo per pensarci.

Poi andremo avanti.