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giovedì 11 novembre 2010

mito di Psiche - 1


Mia premessa (elisa)

Non se ne dolgano gli uomini e non se dolgano le donne.
Nel guardare questi due miti, dalla nascita dell'uomo a oggi, si è sempre guardato a donne ed uomini separatamente.
Ora non è più così, come ci è dato di vedere nell'evoluzione della nostra specie. quindi questo "lavoro" che stiamo facendo, serve proprio a delimitarne dei nuovi confini, ed è IMPORTANTE, non procedere con pregiudizio settoriale o sessista, ma mettersi in discussione totalmente, uomini o donne, in modo da poter ridefinire, in tempo REALE, i cambiamenti avvenuti ed in evoluzione.

La nascita di Psiche


Inizio di Ogni storia

La nostra storia comincia con le parole “c’era una volta un regno”.
Una miniera d’informazioni e indicazioni ci viene promessa da queste poche parole. Ci sono una regina, un re e tre figlie. Le due figlie maggiori sono comuni (…zoom..) principesse, non hanno nulla di particolare.
La terza figlia, Psiche, è una persona straordinaria. E’ bella, affascinante, tanto simile ad una dea nel portamento, nell’eloquio, nell’intera personalità, che intorno a lei si è sviluppata una profonda venerazione. La gente comincia a dire “Ecco la nuova Afrodite, ecco la nuova dea”.
Ora, Afrodite era un’antica dea della femminilità che governava da sempre, sin dagli inizi: nessuno sapeva esattamente da quanto tempo. Ma la gente cominciava a dire che Psiche stava prendendone il posto. ( il potere?).
Nel linguaggio bello e poetico del mito, le ceneri dei fuochi sacramentali di Afrodite si stavano raffreddando.
La diversa origine dei due personaggi , Afrodite e Psiche, è significativa.
Quando i genitali del dio Urano furono tagliati e gettati nel mare (….zoom…) , essi fecondarono le acque..e ne nacque Afrodite.
Il dipinto di Botticelli  “Nascita di Venere  -Afrodite romana “  illustra Venere che nasce da un’onda su una conchiglia.
Psiche, si dice sia nata da una goccia di rugiada caduta dal cielo sulla terra. ( da notare i diversi movimenti vettoriali)
E’ da questo punto che cercheremo di districare il mito.
(attenzione: come per il re Pescatore, ci troviamo davanti un unicum composto da due parti totalmente differenti).
La differenza tra le due nascite, se adeguatamente compresa, rivela la diversa natura queste due dee.
Afrodite è una dea nata dal mare: rappresenta una femminilità primordiale, oceanica. Viene da un tempo evolutivo pre-conscio, si trova a suo agio nel fondo de mare, dove tiene la sua corte. (zoom sulla situazione e sul termine “corte”)
E’ la dea della fertilità acquitrinosa, governa l’inconscio, simbolizzato dalle acque marine (liquido amniotico, luna). Di conseguenza, non è facilmente avvicinabile nei termini normali, coscienti, umani.
E’ difficile destreggiarsi con la femminilità oceanica, è un po’ come discutere con l’onda di una marea. E’ difficile toccare o scendere a patti con la natura afroditica, tipica della femminilità primitiva.
La si può ammirare o venerare (venerare da Venere) o farsene schiacciare oppure si può scegliere la via del mito, cioè l’evoluzione verso un nuovo livello di femminilità, impersonato da Psiche.
Queste sono le scelte possibili.
Ogni donna (e uomo!)  ha in sé un’Afrodite che è facilmente riconoscibile, essendo le sue caratteristiche la vanità, la sensualità connivente (zoom), la fertilità e la tirannia quando si arrabbia.
Ci sono storie meravigliose su afrodite e la sua corte. La dea ha un’ancella che le cammina davanti reggendo uno specchio, di modo che essa possa costantemente ammirarsi. Qualcuno fabbrica costantemente profumi per lei, che è gelosa e non tollera alcuna concorrenza (ancora potere).
Sta perennemente a combinare matrimoni e non si sente soddisfatta fino a quando tutti non si mettono operosamente a perseguire i suoi obiettivi di fertilità.
Queste donne (uomini) che combinano le coppie e non si sentono soddisfatte se sanno che fra le loro conoscenze è rimasto uno scapolo sono delle afroditi.
In effetti si può vedere Afrodite operare ovunque. In ogni supermercato Afrodite parcheggia il suo carrello di traverso, in mezzo al corridoio e dice “Se non mi corteggiate, dovrete, almeno (!) scontrarvi con me”. Questa è Afrodite, uomo o donna che sia.
E’ molto imbarazzante per una donna o uomo moderno, ragionevolmente intelligente e colta/o, scoprire Afrodite dentro di sé e tutti i trucchetti primitivi ed istintivi di cui serve. Ci sono donne (uomini) che schiumano di rabbia se i loro mariti (mogli) deviano 1 centimetro dalla linea dritta e stretta che esse hanno tracciato per loro. Questa è Afrodite.

E’ naturale e ovvio che quando un nuovo tipo di femminilità compare sul palcoscenico dell’evoluzione, Afrodite, dea incazzosa dell’antica femminilità, si adiri. Perché lei si trova oltre la morale, lei viene prima (zoom) dell’epoca della morale.
Userà tutti i mezzi in suo possesso per sconfiggere la sua rivale. E’ a tutti gli effetti, la VERA strega.
Ogni donna (uomo) conosce questa situazione attraverso le proprie improvvise regressioni alla natura afroditica, la quale rappresenta per la donna (uomo), quando vi soccombe, una figura terrificante.
Ogni uomo trema solo all’idea, perché gli uomini sono terrorizzati da Afrodite (ancor peggio se dentro la propria).
Sarà un nucleo famigliare e sereno quello dove lui, lei, figli, potranno dirsi reciprocamente “hey , tesoro, ricordi Afrodite..?”. (non credano gli uomini di esserne esenti, fatevi risuonare Afrodite in voi, da qualche parte la troverete)
E’ tuttavia Afrodite una persona di grande valore perché rappresenta la maternità basilare, istintiva, necessaria alla riproduzione della specie.
Con il passare del tempo vedremo che Afrodite non annienta Psiche, al contrario, farà tutto ciò che occorre per farla crescere (superzoom!!!), benché sia talmente sgradevole nel trattare la questione da dare l’impressione di non meritare gran credito.

(inciso importante) Una delle cose belle della struttura dell’inconscio (non conosciuto) della personalità umana è che, quando viene il tempo della crescita, le antiche abitudini, i modi antichi, lastricano la strada e danno il benvenuto al nuovo. Sembra che perseguitino ad ogni istante la nuova crescita, ma, chissà…forse quello è modo giusto per far nascere un nuovo livello di coscienza.
Spesso, quando una nuova crescita si mette in moto, sembra che accadano le cose più spaventose e tuttavia, in seguito, si vede che si trattava esattamente di ciò che ci voleva.
Afrodite, continuamente criticata com’è, fa di tutto per rendere possibile lo sviluppo di Psiche.
Si è molto positivi dopo , ma è doloroso come l’inferno mentre sta accadendo.
(Vita/morte/vita)
Mentre il processo è in atto, ci si sente dentro una sorta di caotica guerra evolutiva.
Il vecchio (in questo caso la natura afroditica) è regressivo e spinge all’indietro, verso l’inconsapevolezza e, allo stesso tempo, forza in avanti, verso una nuova vita, qualche volta con grande rischio.
E’ possibile che l’evoluzione possa svolgersi i un altro modo: può anche essere che a volte, Afrodite sia l’unico elemento che può promuovere la crescita. Ci sono donne, per esempio, che non crescerebbero se non incappassero in una suocera tirannica perché Afrodite si rivela regolarmente nelle suocere (potere di nuovo!) e anche la matrigna cattiva  ne costituisce un esempio.
(Anche l’uomo che riesce a reagire ad una moglie tirannica, evolve la sua parte afroditica, nell’altro mito vedremo come).

La gran parte dell’inquietudine della donna e dell’uomo moderni, deriva dalla COLLISIONE tra la natura di Afrodite e la natura di Psiche insite in noi.
Avere un quadro di riferimento che serva a capire il processo può essere d’aiuto, perche se si riesce a vedere, in tempo reale (zooooooooooooooooom), ci si trova già su un’ottima strada verso una nuova coscienza (nascita/punto di partenza = causa primaria).
Per noi riconoscere Afrodite è di PRIMARIA importanza.  Per uomini e donne, riconoscerla in sé e negli altri, porta a comprendere cosa NON fare, e ci si sente meglio.


2 commenti:

  1. Sono stata tutta Afrodite,nella prima parte della mia vita,quella sana,feconda,lavorativa,sebbene travagliata da gelosie e sofferenze indicibili...Ora sono nella seconda fase...della vita...da quel che ho letto,Psiche mi ha pervasa interamente ed Afrodite arretra in maniera spaventosa....Ma non posso dire di esserne soddisfatta!Non dovrò confrontarmi con l'onda anomala dell'Oceano,ma non mi basta questa goccia di pioggia...e vedo allontanarsi,pe mio rifiuto,tutto ciò che ho in passato potentemente amato.Sarebbe auspicabile che queste due forze convivessero da subito,per continuare a vivere serenamente.Un caro saluto.Adele Cusanelli Marino

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  2. Condivido ciò che dice Adele, l'equilibrio tra le due forze sarebbe auspicabile, ma il "viaggio" è proprio questo, o no?
    Un saluto da una Psiche che si è ingoiata una Afrodite e questa, per ritorsione, le si è piantata sullo stomaco. :-)

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